Articolo pubblicato il 07/05/2021 da Giuseppe Di Massa
Chiunque abbia messo in vendita il proprio immobile sa che la prima domanda che si è posto è stata "ma quanto vale?"
Capita di darsi risposte fantasiose ed ottimistiche, mischiando le proprie speranze e necessità con la realtà, arrivando anche a considerare antipatici se non in malafede gli agenti immobiliari che dovessero fare valutazioni che riteniamo troppo basse.
Eppure la valutazione di un immobile è un'azione professionale, che può essere fatta in piena libertà solo da un professionista terzo, che non abbia alcun interesse diretto nella compravendita se non portarla in porto e guadagnare la propria provvigione.
In oltre il proprietario di un immobile ha anche un legame affettivo con l'immobile che però, purtroppo, non ne aumenta il valore oggettivo.
E allora come si fa una valutazione di un immobile?
La risposta è che non esiste un metodo, o meglio ne esistono alcuni ma sono poco affidabili, il sistema migliore è fare affidamento sull'esperienza dell'agente immobiliare o sul fatto che tratti prevalentemente quella zona o che abbia concluso da poco vendite di immobili analoghi nelle vicinanze.
L'appartamento "dice"all'agente immobiliare esperto il proprio valore, un agente immobiliare dopo 1 minuto sa già quanto valga, tutto il resto del tempo lo passerà a cercare le parole per dirvelo...
E' come la diagnosi di un medico, non può riferirsi a ricerche on line o a paragoni tra pazienti, richiede sempre l'esperienza del medico che capisce quale direzione prendere da piccoli dettagli, da casi precedenti e perchè no da proprie intuizioni.
I sistemi più schematici di valutazione, come quelli comparativi, o basati sulle misure o sulle richieste in zona, possono portare a degli equivoci e pertanto a valutazioni troppo basse o troppo alte, perchè è bene ricordarlo non esistono due immobili davvero uguali.