IL BONUS 110% E' PERICOLOSO?

IL BONUS 110% E' PERICOLOSO?

Articolo pubblicato il 06/07/2021 da Giuseppe Di Massa

Risposta: no, ma ci sono alcune cose da sapere.

Grazie ai bonus ristrutturazione molti di noi hanno potuto migliorare la propria casa e deliberare il rifacimento di parti comuni su cui altrimenti sarebbe stato molto oneroso intervenire, come facciate, cappotti termici, tetti, caldaie, infissi ecc.

I bonus fiscali, che siano al 50, al 90 o al 110% sono stati e restano uno strumento eccezionale per migliorare il patrimonio immobiliare di tutti.

Allora perchè chiedersi se quello al 100% sia pericoloso?

Perchè un potenziale pericolo esiste, ma anticipiamo che esistono anche buone soluzioni.

Premettiamo che ciò di cui stiamo per parlare riguarda ogni bonus fiscale, ma ci concentriamo sul 110% perchè per la propria eccezionalità è il più complesso da ottenere e pertanto è qui che si possono commettere maggiori errori, oltre ad essere il bonus più grande e quindi, forse, in futuro il più controllato.

Il pericolo è rappresentato dalla revoca del bonus, proprio così, un bonus fiscale concesso ed erogato, a seguito di successive verifiche da parte dell'agenzia delle entrate può essere revocato, cosa che comporta la richiesta di restitituzione del denaro versato oltre ad una sanzione.

In pratica se il nostro condominio ha deliberato 300mila euro di lavori con bonus 110%, cedendo il bonus fiscale all'impresa in cambio dello sconto in fattura (ovvero senza pagare nulla) se questo bonus venisse revocato, il condominio dovrebbe versare all'agenzia delle entrate 330mila euro oltre alla sanzione (solitamente del 30%) ed agli interessi di mora.

La domanda è: perchè dovrebbe versarli il condominio che il bonus l'ha ceduto? La risposta è che  il bonus viene concesso ai proprietari, che poi possono farne ciò che vogliono, anche cederlo, ma se viene revocato è ai proprietari che viene richiesto indietro, perchè sono loro i beneficiari.

Quanto tempo ha l'agenzia delle entrate per verificare e revocare un bonus? 5 anni, che salgono ad 8 per i bonus ceduti (allo stato attuale)

Esiste un modo per mettersi al riparo da questo rischio? Certamente, ce ne sono due e consigliamo di metterli in pratica entrambi:

1) verifica costante dell'operato dei tecnici e dell'impresa, perchè tra le ragioni più probabili per una revoca del bonus ci sono irregolarità edilizie condominiali non dichiarate, lavori eseguiti in modo difforme dal dichiarato e perizie sbagliate (se non false).

E' vero che questi professionisti sono assicurati per l'intero valore dei lavori, ma ci sono due aspetti importanti, il primo è che noi stiamo parlando di una revoca che giunga anni dopo l'erogazione, pertanto l'impresa potrebbe anche non esistere più ed il professionista potrebbe vivere in sud america, oltre al fatto che le loro assicurazioni senza dubbio vorrebbero la prova della colpa dei loro assicurati che spesso si traduce in una qualche sentenza definitiva contro di loro che il condominio dovrebbe ottenere, cosa che richiederebbe anni, molto più dei tempi che ha l'agenzia delle entrate quando eroga una cartella contro il proprietario, la seconda cosa è che l'assicurazione di questi professionisti copre il costo dei lavori, ma al 99% non la sanzione.

Ricordiamo anche che se il bonus fosse revocato per false attestazioni, ovvero per reati commessi da impresa o perito, la loro assicurazione non interverrebbe affatto, perchè queste agiscono solo in caso di errore in buona fede e non di dolo.

2) un'assicurazione, è possibile infatti assicurarsi in via diretta per il rischio di revoca del bonus fiscale, alcune compagnie fanno solo assicurazioni condominiali altre anche ai singoli proprietari, i costi dipendono dalla franchigia, mediamente con franchigia del 30% una polizza che copra tutto il periodo di potenziale revocabilità del bonus costa 100/120 euro (rata unica che vale 10 anni di solito) per ogni 10mila euro assicurati. (600 euro per assicurare 50.000 circa)

Attenzione: quando il condominio delibera i lavori la quota di bonus che ti riguarda è proporzionata alla quota di spesa, relativa ai millesimi, pertanto anche in caso di revoca è quella quota che ti sarà richiesta, calcola quindi bene la cifra da assicurare facendoti aiutare dall'amministratore.

Infine va detto che secondo alcune opinioni affidabili, la revoca del bonus 110% potrebbe non comportare la restituzione totale, ma solo la restituzione della differenza tra 110 ed il bonus a cui si avrebbe avuto diritto, ad esempio se fosse stato il bonus 50% allora la restituzione riguarderebbe la sola differenza, ovvero il 60%.

Resta inteso che essendo praticamente appena stato avviato in concreto questo bonus non abbiamo uno storico in merito, nessun precedente al momento,  ci basiamo sulle normative esistenti.



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