Articolo pubblicato il 03/09/2021 da Giuseppe Di Massa
Risposta: se si lavora bene conterà poco, ma mai zero!
E' una domanda infatti che potrebbe accendere vivaci dibattiti filosofici, con esempi, massime famose e opinioni tutte buone e tutte migliorabili.
Intanto è complesso definire la parola fortuna.
Machiavelli la definì "complesso di circostanze favorevoli che opportunamente sfruttato può cooperare al trionfo dell'intelligenza umana", Dante "general ministra e duce dei beni mondani", per la mitologia è una dea bendata che distribuisce il bene ed il male indiscriminatamente, per il vocabolario "complesso di circostanze conformi ai propri desideri, o addirittura superiori".
Nell'ambito degli investimenti immobiliari, la fortuna potrebbe essere riassunta con una sola parola: "caso".
Quando si pianifica un investimento immobiliare si deve avere l'abilità di considerare tutte le variabili, ma davvero tutte, o almeno tutte quelle con cui almeno una volta si ha avuto a che fare.
Il mercato del momento, certo, le nuove normative chiaramente, il progetto, la sicurezza, la redditività, gli aspetti fiscali, le spese di gestione, ma c'è una variabile che viene spesso ignorata ed è proprio il caso.
Il caso esiste, ignorarlo è un errore.
Arriviamo da almeno 4 decenni in cui si è interpretata l'attività imprenditoriale come qualcosa che premia sempre e soltanto la qualità e la quantità del lavoro, "il caso non esiste" o più prosaicamente "la fortuna non esiste", è un concetto che va superato, infatti l'esperienza reale ci dice qualcosa di diverso, ovvero che del caso si deve sempre tenere conto.
Ma come?
Intanto riducendone gli effetti negativi, prevedendo più scenari possibili e muovendosi sempre quando l'investimento è redditizio anche nello scenario peggiore.
Poi accettandolo. Gli effetti del caso, negativi e positivi, non potranno mai essere del tutto annullati e non tutto sarà sotto il controllo del professionista o dell'investitore.
Facciamo degli esempi:
nessuno che abbia pianificato meravigliosamente qualcosa nel 2019 aveva inserito la voce "epidemia mondiale" nei propri rischi. E' stato un caso. Così come nessuno che abbia venduto il proprio ristorante o bar ad un ottimo prezzo a dicembre 2019 l'ha fatto sapendo che era la sua ultima possibilità, ancora il caso.
più semplicmente se ho investito in un immobile con un terrazzo potrò prevedere di avviare le vendite in primavera, con le giornate più lunghe e calde, dando al terrazzo il massimo risalto, ma non potrò prevedere che nel momento in cui il cliente "giusto" lo vedrà ci sarà un temporale.
Un buon imprenditore sarà davvero razionale se inserirà il caso nelle potenziali variabili di un progetto.