Articolo pubblicato il 04/03/2022 da Giuseppe Di Massa
Se ne è parlato per decenni, ora sembra che la riforma del catasto diventerà realtà.
Questa riforma comprede molti punti, nella maggior parte dei casi più che condivisibili, come l'emersione degli immobili abusivi o di quelli usati in modo inadeguato rispetto alla destinazione d'uso, immaginiamo i negozi o le soffitte affittati come appartamenti.
Ma francamente il quesito interessante è: saranno alzate le rendite con conseguente aumento delle imposte di registro ed imu?
In teoria la risposta è no, perchè nel testo della riforma si precisa che l'indicazione delle cifre di mercato degli immobili non riguarderà la fiscalità diretta.
La verità però è più complessa e non si possono escludere aumenti delle imposte per qualcuno, ma ecco i punti per cui questa riforma non deve spaventarci:
1)è prevista entro il 2026, sicuramente avrà dei rinvii e ulteriori modifiche, come accade praticamente ogni volta per normative con scadenze pluriennali ed essendo una riforma controversa potrebbe essere sospesa o cancellata da un prossimo esecutivo (si vota nel 2023...)
2) mancano le leggi attuative, ovvero ciò che consente di metterla in pratica, di solito questa è la fase in cui una normativa si scontra con la realtà, immaginiamo quanto sarà complesso normare il comportamento di fronte ad abusi (abbattimento, sanatoria, condono) il tutto moltiplicato per migliaia di casi diversi, in aree geografiche diverse (città, montagna, paesi, mare, borghi storici, località turistiche ecc), in regioni con governi diversi, leggi speciali e normative locali
3) il 15% degli immobili è nel comparto commerciale come negozi, uffici, laboratori e capannoni ed indicativamente nel 90% dei casi il valore catastale supera ampiamente il valore di mercato, qui le imposte andrebbero pertanto ad abbattersi notevolmente rendendo la norma meno conveniente per il fisco.
4) per fare le verifiche servono persone, formazione e mezzi, il che renderà lungo e complesso l'avvio delle procedure facendo alzare i costi.
5) sarà praticamenteimpossibile stabilire i nuovi valori degli immobili avvicinandoli a quelli di mercato, il mercato immobiliare è in continua evoluzione ed è stabile solo su tempi lunghi, i ricorsi potrebbero essere tanti e fondati.